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Categoria: italiano

Carta e Computer

I pensieri scorrono bene sulla carta ma una volta su uno schermo, trovano la loro pulizia. Sulla carta è difficile mondarli. La natura fluida del testo su di un computer, ne facilita la finalizzazione, mentre la natura immediata della carta ne facilita la creazione. Sulla carta trovano allora naturale sorgente le prime bozze, i rudimenti, gli spunti.

Libri – The mind’s eye

130221010555_2Ian Robertson, famoso psicologo del Trinity College di Dublino ci guida in questo libro alla scoperta di una parte trascurata del nostro cervello: la sua straordinaria capacità di creare immagini mentali. L’idea è semplice. Nell’infanzia i bambini ragionano prevalentemente in modo non verbale. Il loro cervello lavora mediante le immagini, combinate per creare concetti. Non appena i bambini crescono, e in modo drammatico appena cominciano ad andare a scuola, il modo di ragionare cambia, passando dal mondo delle immagini a quello delle parole. La verbalizzazione dei concetti sostituisce la loro rappresentazione mediante immagini. Se da un lato questo consente di combinarli in modo rapido e potente, da un altro la loro rappresentazione verbale diviene un magro surrogato del loro corrispettivo immaginifico. Ben diverso è dire la parola cioccolato, come concetto e immaginarne invece l’aroma, il sapore la consistenza di una tavoletta. Nella lotta tra i due sistemi, quello verbale e quello delle immagini, il primo prevale e per la maggior parte degli adulti l’unico modo di ragionare e di interpretare la realtà è quello concettuale. Un flusso ininterrotto di parole scorre nelle nostre teste dove nei bambini scorreva un flusso di immagini.

Ian Robertson invita a recuperare questo aspetto sopito e potente del nostro cervello e descrive tutta una serie di contesti, da quello della creatività al mondo dello sport, alla medicina in cui l’uso di immagini mentali ottiene risultati o apre possibilità precluse alla mente puramente verbale.

Il libro è scritto con uno stile piacevole e divulgativo, tuttavia sempre fondato su fonti rigorosamente valide e documentate, rifuggendo dalle facili derive pseudo-scientifiche con cui spesso vengono trattati questi argomenti (si pensi solo all’utilizzo terapeutico della visualizzazione e delle immagini mentali).

Le venti cure dell’Abate Hamon

Il “famoso” abate Hamon aveva scoperto nel lontano 1927 un rimedio praticamente per tutto. “Malati sfiduciati, riprendete coraggio!” Infatti questo portentoso rimedio vi guarirà sicuramente, che abbiate malattie dei nervi, ulcere, il diabete o problemi cardiaci! Ridiamoci sopra senza trascurare la sgradevole sensazione che qualcuno possa guardare i nostri rimedi con medesima ilarità fra un centinaio d’anni.
(illustrazione da “La Lettura” del 1927)

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